Innanzitutto, benvenuti in questo “caldo” sito il cui obiettivo è quello di farvi conoscere e apprezzare degli apparecchi elettrici chiamati scaldaletto o Scaldasonno, in grado di riscaldare adeguatamente i vostri letti nelle fredde notti invernali. Prima di iniziare, però, facciamo un tuffo nel passato.
C’era una volta, si potrebbe cominciare così. C’era una volta, o meglio, c’erano una volta gli scaldini che avevano un compito ben preciso e non certo facile: riscaldare alla meglio le gelide e umide lenzuola dei nostri letti. Le stanze delle case erano tutte freddissime, senza nessun tipo di riscaldamento. Solo nella cucina “troneggiava” una stufa a legna che funzionava a pieno regime durante il giorno. Alla sera, il fuoco andava lentamente a morire, non prima di aver lasciato raccogliere delle braci ardenti che venivano riposte con cautela negli scaldini, che altro non erano che recipienti di metallo, ferro o rame oppure di terracotta, con un lungo manico di legno, destinati a finire tra le lenzuola dei nostri letti.
Una geniale trovata, poi, ha permesso che questi bracieri potessero essere collocati provvidenzialmente dentro ad una specie di gabbia di legno chiamata con un nome suggestivo e alquanto bizzarro: monaca o prete a seconda delle regioni italiane. Questa teneva sollevate le coperte del letto ed il confortevole calore, emanato dai tizzoni roventi, si propagava in tutto il letto uniformemente, togliendo l’odioso umido dalle lenzuola. Una vera salvezza! Questi scaldini, ora, sono relegati nei negozi di antiquariato o riappaiono, talvolta, nelle fiere di paese, quando vengono tirati fuori da qualche polverosa soffitta ed esposti al pubblico ed alla curiosità delle nuove generazioni.
Dopo questa “full immersion” nel tempo che fu, scrolliamoci di dosso la patina del passato e puntiamo l’attenzione ai giorni nostri. Non si parla più di scaldini ma, come abbiamo già detto sopra, di moderni scaldaletto elettrici, pratici, semplici da usare ed estremamente sicuri.
Le principali aziende che si occupano della produzione di scaldaletto elettrici, oggi, sono: le italiane IMETEC, ARIETE, ARDES e le tedesche BEURER e MEDISANA.
Ora, per aiutarvi a far luce, a scegliere il modello in grado di soddisfare pienamente le vostre reali esigenze, abbiamo preparato queste linee guida che cercheranno di spiegarvi quali sono le caratteristiche e le qualità dei suddetti Scaldasonno elettrici:
- Formato e dimensioni degli scaldaletto elettrici
- I tessuti più comuni usati per la realizzazione degli scaldaletto elettrici
- Come funziona lo scaldaletto: telecomando e funzioni
- Ma lo scaldaletto è sicuro o no? Due parole sulla sicurezza
- Come si lava lo scaldaletto elettrico: a mano o in lavatrice?
- Tutti gli Scaldaletto elettrici recensiti su Caldo Letto
Buona scelta!
Formato
Partiamo col dire che gli scaldaletto vanno posizionati direttamente sui materassi e, di conseguenza, non sono visibili in quanto si perdono sotto lenzuola e coperte. Questo, comunque, non impedisce alle varie case produttrici di realizzarli seguendo un design molto semplice, sì, ma nel contempo gradevole ed elegante.
I vari tessuti di rivestimento, solitamente, hanno una colorazione chiara, che spazia dal bianco al delicato color crema. Solo qualche volta fa capolino una colorazione più decisa come il blu notte (si veda questo scaldaletto Ardes), o si intravedono degli inserti floreali che risaltano sul bianco tessuto, come ad esempio sullo scaldaletto Beurer TS 23. Le rifiniture sono ben curate e danno più robustezza e solidità ai tessuti stessi garantendone una durata più lunga nel tempo.
I moderni scaldaletto elettrici sono prodotti in due versioni: singola par letti ad una piazza e matrimoniale per letti a due piazze. Imetec propone anche lo Scaldasonno ad una piazza e mezza di 150 x 120 cm.
Metro alla mano, le dimensioni per i letti singoli si fermano intorno ai 150 x 80 cm (Beurer tuttavia propone anche anche uno scaldaletto dalle dimensioni di 130 x 75 cm). Per i letti a due piazze le misure si attestano sui 190 x 80 cm, ma non è difficile trovare altre dimensioni come 150 x 160 cm (BEURER UB 56, ARIETE Ghiro Dolcesonno, ARDES Morpheo), ma anche misure più ridotte come 140 x 150 cm (Beurer TS 26).
Ma non è ancora finita: molto interessanti e particolari si presentano gli scaldaletto elettrici che, grazie a delle solide fasce elastiche cucite tutt’attorno, si fissano saldamente al materasso, come fossero comuni lenzuola ad angoli, e rimangono ben stesi per tutta la notte. Pertanto, se avete un sonno particolarmente agitato, gli scalda materasso ad angoli fanno sicuramente al caso vostro. Le loro dimensioni vanno dai 190 x 90 cm per i letti singoli (si veda ad esempio questo coprimaterasso elettrico in tessuto anallergico di Imetec), ai 190 x 160 cm per letti matrimoniali (come ad esempio questo coprimaterasso termico in peluche, sempre di Imetec).
Altre misure universali si adattano a letti di 90 x 200 cm (coprimaterasso termico ad angoli Beurer UB 67 Cosy in morbido pile), o di 100 x 200 cm (coprimaterasso elettrico ad angoli Beurer UB 64 in cotone e pile).
Ad ogni modo ricordatevi che, qualunque siano le loro misure, tutti, ma proprio tutti gli scaldaletto elettrici sono ideati per riscaldare per bene dalla zona piedi fino alla zona cuscino.
Ci sono ovviamente delle eccezioni, come ad esempio lo scaldaletto elettrico Beurer con zona piedi extra calda, in cui appunto la zona piedi viene riscaldata in modo più deciso. Questo può giovare soprattutto a chi soffre particolarmente di piedi freddi.
Tessuti comuni degli scaldaletto elettrici
Continuiamo il nostro percorso andando ora a parlare dei vari tessuti impiegati per il rivestimento degli scaldaletto elettrici. Naturalmente, più questi sono pregiati e più ne determinano l’ottima qualità. Questa è senz’altro una specifica importante da tenere in considerazione soprattutto al momento dell’acquisto.
La gamma dei tessuti è ampia e comprende sia fibre naturali, sia sintetiche. Fra quelle naturali spicca la lana, l’eccellente, morbida e calda fibra in grado di trattenere a lungo il calore del corpo.
Fra le varie tipologie di lane usate, trova spazio la lana merino, molto apprezzata per le sue doti di finezza e leggerezza.
Poi troviamo anche il caldo cotone usato da solo o in mix con altre fibre magari sintetiche. Le fibre sintetiche più utilizzate sono: il poliestere, il pile, i tessuti trapuntati e anche i tessuti anallergici. Tutti questi tessuti sono morbidi, caldi e confortevoli, e perfetti per farvi dormire tranquilli e in pieno benessere durante tutta la notte.
Come funziona lo scaldaletto elettrico
E veniamo alla parte fondamentale: il funzionamento. Già, come si accende lo scaldaletto elettrico?
La risposta è molto semplice: con il telecomando. Ogni scaldaletto, infatti, è munito di uno o due telecomandi elettronici e multifunzione e, badate bene, molto facili da usare!
Pensate che, azionando pochi pulsanti, si possono impostare tutte le funzioni necessarie, come l’accensione e lo spegnimento dello scaldaletto. Si possono inoltre selezionare differenti livelli di temperatura. E qui bisogna dire, per inciso, che i livelli di calore da selezionare, variano da un modello all’altro o meglio ancora, da un’azienda produttrice all’altra.
Pertanto, in alcuni scaldaletto si possono impostare 2 livelli di temperatura (come ad esempio in questo scaldaletto Ariete Ghiro Dolcesonno), in altri 3 o 4 (si veda lo scaldaletto Medisana HU 665), fino ad arrivare ad un massimo di 6 livelli (Scaldasonno Imetec Sensitive).
Se desiderate riscaldare il vostro letto efficacemente nel più breve tempo possibile, potete scegliere fin da subito il livello di temperatura più elevato e nel giro di poco meno di 30 minuti, potrete già infilarvi in un letto caldo ed accogliente.
Senza contare, poi, il riscaldamento rapido, prerogativa della IMETEC, che in poco meno di 10 minuti è in grado di riscaldare il vostro letto in maniera gradevole ed adeguata. Non male!
Per finire, aggiungiamo che in alcuni modelli è presente un timer che spegne lo scaldaletto dopo un determinato numero di ore di funzionamento (si va da un minimo di 3 ore, fino ad un massimo di 12 ore). Trascorso tale periodo, lo scaldaletto si spegne automaticamente.
La tecnologia Sensitive degli Scaldasonno Imetec
C’è una tecnologia “speciale” negli Scaldasonno elettrici IMETEC, innovativa e all’avanguardia, battezzata Sensitive. Di che si tratta? In sintesi, le prestazioni dello scaldaletto vengono monitorate costantemente, così da adattarsi automaticamente ai cambiamenti di temperatura durante la notte. In questo modo si mantiene un comfort piacevole e sano durante il sonno senza eccessivi sbalzi di calore.
Ma lo scaldaletto elettrico è sicuro o no?
A questo punto prendiamo in considerazione un altro aspetto fondamentale riguardante gli scaldaletto elettrici: la sicurezza. Tutti gli scaldaletto elettrici di cui stiamo parlando sono dotati al loro interno di un rigoroso sistema di sicurezza, che interviene automaticamente al momento opportuno e toglie istantaneamente la corrente. Questi sistemi di sicurezza hanno nomi diversi, a seconda delle varie aziende produttrici, ma hanno tutti una cosa in comune: funzionano molto bene!
Ad esempio IMETEC ha addirittura brevettato un esclusivo sistema che chiama Electro Block®, mentre la tedesca BEURER chiama il suo sistema BSS (Beurer Safety System), cioè sistema di sicurezza Beurer.
Ardes lo indica invece con il nome TSP (Total Protection System), cioè sistema di protezione totale.
Come vedete, i nomi sono diversi, ma lo scopo è unico: spegnere immediatamente e automaticamente lo scaldaletto in caso di surriscaldamento o guasto improvviso.
Per quanto riguarda la sicurezza, non finisce proprio qui. Infatti gli scaldaletto elettrici Beurer e MEDISANA sono certificati secondo lo standard OEKO-TEX® 100: i prodotti tessili utilizzati sono conformi ai requisiti per la salute umana e per l’ambiente. Questo è un motivo in più per determinarne l’ottima qualità.
Le italiane ARDES e ARIETE, per non essere da meno, si avvalgono del marchio IMQ (Istituto Italiano Marchio Qualità), che certifica la sicurezza e la qualità dei materiali usati secondo i severi requisiti di legge.
Come si lava lo scaldaletto elettrico
È arrivato il momento di parlare di lavaggio. Potrebbe sembrare strano, visto che si tratta di apparecchi elettrici ma, alla fin fine, tanto strano non è.
I moderni scaldaletto sono frutto di tecnologie innovative, e salvo rare eccezioni, sono tutti lavabili a mano. Se il tessuto dello scaldaletto è in materiale sintetico, allora potete tranquillamente lavarlo anche in lavatrice.
L’unico lavaggio non consentito, sempre e comunque, è quello a secco.
Il lavaggio tradizionale, tutto sommato, non è poi così complicato come potrebbe sembrare. Basta munirsi di un buon sapone neutro (magari quello che di solito viene usato per la lana o la seta), e fare attenzione che la temperatura dell’acqua non superi i 30°C o 40 °C, a seconda del modello.
Lo stesso discorso vale per il lavaggio in lavatrice. Basta selezionare un ciclo per capi delicati e impostare la centrifuga al minimo.
Dopo il lavaggio, gli scaldaletto elettrici vanno stesi per bene, e se ne avete la possibilità, lasciateli asciugare all’aria aperta.
Ah, ultimo dettaglio importante: gli scaldaletto elettrici non si stirano!
Conclusione
Bene, questo è quanto. Speriamo che le informazioni che troverete nel sito vi possano aiutare nella scelta finale del vostro nuovo scaldaletto elettrico.
Se state cercando uno scaldaletto da usare quotidianamente, è preferibile optare per uno di ottima qualità sia per i materiali impiegati, sia per l’alta tecnologia.
Se invece lo adoperate saltuariamente, magari per riscaldare il letto di una casa di montagna o di campagna, potete scegliere uno scaldaletto conveniente ed economico, senza però rinunciare alla sicurezza e alla buona qualità.
Come ultimo consiglio, se non sapete da che parte cominciare, potete provare a lasciarvi aiutare da noi seguendo questo link: come scegliere lo scaldaletto elettrico.
Buona navigazione!